L'esperienza della Guida Trekking Maurizio Barbagallo che dal 2005 accompagna gruppi in Valle Maira:
agosto 2005 La Traversata delle Alpi 3 partecipanti
agosto 2006 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 15 partecipanti
agosto 2007 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 15 partecipanti
agosto 2008 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 12 partecipanti
agosto 2009 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 15 partecipanti
febbraio 2010 chastre in Val Maira 9 partecipanti
agosto 2010 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 15 partecipanti
agosto 2011 con Associazione Le Vie dei Canti Sentiero Occitano 16 partecipanti
Capodanno 2011-12 con Associazione Le Vie dei Canti
Sentiero Occitano 18 partecipanti
agosto 2012 con Associazione Le Vie dei Canti Sentiero Occitano 13 partecipanti
agosto 2013 con Associazione Le Vie dei Canti Sentiero Occitano 14 partecipanti
Capodanno 2013-14 con Associazione Le Vie dei Canti
18 partecipanti
giugno 2014
Sentiero Occitano 5 partecipanti
agosto 2014
Sentiero Occitano 15 partecipanti
Capodanno 2014-15
agosto 2005 La Traversata delle Alpi 3 partecipanti
agosto 2006 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 15 partecipanti
agosto 2007 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 15 partecipanti
agosto 2008 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 12 partecipanti
agosto 2009 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 15 partecipanti
febbraio 2010 chastre in Val Maira 9 partecipanti
agosto 2010 con Associazione laBoscaglia Sentiero Occitano 15 partecipanti
agosto 2011 con Associazione Le Vie dei Canti Sentiero Occitano 16 partecipanti
Capodanno 2011-12 con Associazione Le Vie dei Canti
Sentiero Occitano 18 partecipanti
agosto 2012 con Associazione Le Vie dei Canti Sentiero Occitano 13 partecipanti
agosto 2013 con Associazione Le Vie dei Canti Sentiero Occitano 14 partecipanti
Capodanno 2013-14 con Associazione Le Vie dei Canti
18 partecipanti
giugno 2014
Sentiero Occitano 5 partecipanti
agosto 2014
Sentiero Occitano 15 partecipanti
Capodanno 2014-15
17 partecipanti
Agosto 2015 per i 10 anni del viaggio 30 partecipanti!!!
Capodanno 2015-16
15 partecipanti
giugno 2016 con Trekkilandia
Sentiero Occitano 13 partecipanti
Sentiero Occitano 13 partecipanti
agosto 2016 con Trekkilandia
Sentiero Occitano 9 partecipanti
venerdì 21 settembre 2012
sabato 2 giugno 2012
mercoledì 21 marzo 2012
Lou Dalfin incontrerà i camminatori del Sentiero Occitano 2012
Sergio Berardo sarà una sera a cena con i camminatori del Viaggio a Piedi dell'Associazione Le Vie dei Canti che si svolgerà dall' 11 al 19 agosto 2012. Un'ottima occasione per conoscere uno dei massimi artefici della rinascita di queste valli e approfondire con lui alcuni aspetti della musica occitana.
Il programma del viaggio
l sito di Lou Dalfin
Il programma del viaggio
l sito di Lou Dalfin
lunedì 27 febbraio 2012
Intervista a Ines Cavalcanti dell'Associazione Chambra d'òc
di
Maurizio Barbagallo
nel 1999, un po' alla ricerca delle mie radici, percorsi
la GTA (grande traversata delle Alpi) da Ceresole Reale al Monviso e
l'anno successivo fino al Mare. Fu una scoperta scoprire che, su
sentieri che pensavo abbandonati, camminavano trekkers di tutta
Europa e che, accanto a scomode e fatiscenti posti tappa, esistevano
strutture ricettive di alto livello nate apposta per questo tipo di
viaggiatori. Il luogo che più mi sorprese fu però la Val Maira,
avevo lontani ricordi di avventurosi viaggi con amici neopatentati
per andare ad arrampicare alla Torre Catello interrotti a causa delle
esercitazioni militari e ora mi ritrovavo una valle incontaminata
dove la quantità e la qualità dei servizi offerti agli
escursionisti era nettamente superiore alle altre zone attraversate.
Negli anni successivi ho accompagnato molte persone in questa valle e
nel 2011 ho avuto la fortuna di conoscere (ha viaggiato con me nel
Nizza-Sanremo) Ines Cavalcanti di Chambra d'Oc. Ines è una forza
della natura (come hanno potuto constatare i camminatori del Sentiero
Occitano 2011che l'hanno incontrata ad Elva) ed è grazie a persone
come lei che si è potuto assistere alla “rinascita” di questa
Valle.
Nel
viaggio Il sentiero occitano del 2012
http://www.thetisdesign.it/viedeicanti/viaggio.asp?id=384
Ines incontrerà il gruppo la sera che saremo a Chiappera.
La collaborazione con Chambra d'òc ha portato Vie dei Canti a proporre nel 2012 un Nuovissimo viaggio alla scoperta dell'area Franco Provenzale da Aosta a Susa http://www.thetisdesign.it/viedeicanti/viaggio.asp?id=387 con noi ci sarà una delle giovani di cui parla nell'intervista Ines: Teresa Geninatti.
La collaborazione con Chambra d'òc ha portato Vie dei Canti a proporre nel 2012 un Nuovissimo viaggio alla scoperta dell'area Franco Provenzale da Aosta a Susa http://www.thetisdesign.it/viedeicanti/viaggio.asp?id=387 con noi ci sarà una delle giovani di cui parla nell'intervista Ines: Teresa Geninatti.
Intervista
a Ines Cavalcanti di Chambra d'òc
Ines, dove sei nata?
A Elva un bellissimo paese occitano in
Alta Valle Maira. Correva l’anno 1951, Elva era ancora un paese
abitato da più di 500 persone. Si praticava il monolinguismo, la
lingua parlata era l’occitano, fino a sei anni. Si iniziava a
sentire il suono della lingua italiana quando si iniziava ad andare a
scuola.
E' vero che a 5 anni guardavi le
vacche al pascolo da sola sopra Elva?
Certo a quei tempi tutti i bambini
lavoravano. I miei avevano 20 mucche e io o mio fratello Guido (che
non poetava ma guardava le mucche!) andavamo al pascolo. Si partiva
la mattina alle ore 7 e si ritornava la sera verso le 19. Si mangiava
al sacco del pane con del formaggio e a pranzo tutti i bambini si
ritrovavano quando le mucche facevano la “chauma” per giocare un
po’ insieme. Se devo dire non era una vita triste. Forse lo è di
più quella di un bambino figlio unico oggi costretto a restare
giornate intere in un appartamento a giocare da solo o guardare i
cartoni in tv.
Dove vivi?
A Roccabruna un paese di fondovalle
della Valle Maira
Riesci a sintetizzare in poche righe
cosa vuol dire appartenere alla cultura occitana?
Vuol dire appartenere ad un popolo
diffuso su tre stati Italia, Francia e Spagna che nonostante le
persecuzioni, nonostante non abbia mai avuto un proprio Stato
condivide valori comuni quali ad es. i valori trobadorici “Jòi”(gioia
di vivere), “Parate” (lealtà, pari opportunità), “larguessa”
(generosità) e una lingua comune che ha origini antiche e che ha
rappresentato in un certo momento storico un simbolo di libertà alle
oppressioni. Vuol dire credere nel valore della diversità, tante
lingue, tanti modi di definire e di vedere le cose, di vedere il
mondo, di confrontarsi ognuno partendo dalle proprie radici.
Cosa è Chambra d'òc?
E’ un’Associazione che si occupa
della promozione del territorio di lingua e cultura occitana in
Italia e che collabora con tutto il territorio d’oc
transfrontaliero.
Quando è nata Chambra d'òc?
Nel 1990
Quali sono i più importanti
progetti che ha sviluppato Chambra d'òc?
L’appello in occasione delle
olimpiadi invernali Torino 2006 “Occitan lenga oficiala” con
tutto il lavoro che ne è derivato, i cammini l’Occitània a pè:
1350 km. in viaggio da Vinadio a Vielha in Val d’Aran attravesando
l’Occitania in 70 giorni di viaggio, Las Valadas Occitanas a pè,
30 giorni di cammino da Olivetta San Michele ad Exilles, corsi di
lingua, manifestazioni ed eventi. Inoltre abbiamo collaborato
all’apertura di un Dipartimento di Musica Occitana che prevede
corsi di vari livelli con diploma finale di strumenti di musica
occitana presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di
Saluzzo. Stiamo facendo un lavoro enorme di raccolta della memoria,
di web tv in lingua sul sito www.chambradoc.it
e inoltre teniamo mensilmente la news bilingue Nòvas d’Occitània.
Quali sono i progetti che state
sviluppando attualmente?
Carovana Balacaval 2012. Dopo il
successo del tour 2011della compagnia di musicisti e attori in
viaggio con carrozze e cavalli che in quattro mesi ha portato 54
serate di spettacolo e coinvolto 26 enti del territorio tra parchi
naturali, comuni, cascine, banche, cooperative, nelle provincie di
Cuneo e Torino, la carovana Balacaval ritorno tra maggio e settembe
2012. Il nuovo tour della compagnia di artisti questa volta
comprenderà l’intero Piemonte e ne travalicherà i confini.
Poi altri progetti transfrontalieri e
territoriali. Il 31 marzo saremo a Tolosa con due pullman per
partecipare alla manifestazione “Anem. Oc. Per la lenga occitana!”
dove è prevista la partecipazione di 25.000 persone.
Come sono cambiati i rapporti con le
istituzioni alla luce dei tagli adottati dai governi alla cultura?
Con la Regione Piemonte si tribola
moltissimo perché non c’è più nessuna programmazione culturale.
Al di là dei tagli che sono drammatici non c’è più alcun
discorso logico, alcuna presenza sul territorio, alcuna
programmazione. Con lo Stato non è che prima ci fosse una grande
collaborazione. Ma di sicuro oggi è ancora peggiorata. Come si dice:
non c’è mai limite al peggio!
Come vedi il futuro dell'
Associazione?
Noi continuiamo a lavorare, Abbiamo un
bel gruppo di giovani che lavorano per settori e per progetti. Certo
se non c’è una politica complessiva territoriale molto lavoro non
da il risultato sperato. Ma non è demerito nostro. Il lavoro che
facciamo serve sia a livello sociale che come crescita nostra
personale.
Accompagno gruppi in Val Maira dal
2005 e ho visto una notevole crescita dell'interesse dei camminatori
verso questi luoghi e sulla cultura e lingua occitana, tu pensi che
il modello turistico ambientale della Val Maira se esiste un
modello, sia replicabile anche in altre realtà alpine come ad
esempio le valli di lingua Franco Provenzale?
Certo ma per fare questo ci vuole una
politica territoriale coerente. Il modello Val Maira l’abbiamo
sviluppato in un periodo politicamente fortunato (non a livello di
soldi ma di idee e di persone) con una Giunta di Comunità Montana
(di cui facevo parte ) che aveva il progetto di investire su uno
sviluppo sostenibile legato al cammino, alla cultura e all’ambiente.
E il modello ha tenuto anche in presenza di Giunte successive che in
questo sviluppo non credevano per nulla.
Intervista
a Teresa Geninatti
Teresa, dove sei nata?
Sono nata a Torino
Dove vivi?
Da quando sono sposata vivo in Valle
(Valli di Lanzo), ma dormo a Torino: siccome mi occupo di lingua e
cultura francoprovenzale trascorro la gran parte della giornata in
valle, ma la sera torno a Torino, per poi tornare su il mattino dopo
… sono una pendolare al contrario.
Dove sono le tue radici?
In valle, in montagna.
Riesci a sintetizzare in poche righe
cosa vuol dire appartenere alla cultura francoprovenzale?
Il francoprovenzale è una lingua,
anzi, meglio, è un insieme di parlate, anche diverse tra loro.
Perciò per me non è tanto una questione di “cultura
francoprovenzale”, quanto un appartenere ad una minoranza
linguistica e per me è una responsabilità: la scommessa sul suo
futuro dipende da me, mi coinvolge in prima persona. Basti pensare
che su tre fratelli e cinque cugini, sono l’unica in famiglia, tra
i giovani, a parlare francoprovenzale. In questo mi sento
responsabile, nel sentirmi investita di una ricca eredità millenaria
ed essere nella condizione di dover scegliere se lasciarla morire o
trasmetterla in tutti i modi possibili.
Quando hai iniziato a occuparti di
lingua e cultura francoprovenzale?
Devo fare una premessa. Il
francoprovenzale è la lingua materna di tutta la mia famiglia
paterna, è viva ed è comunemente parlata da nonni e zii. Perciò
sono stata immersa in questo contesto linguistico da sempre, tanto
che da bambina parlottavo francoprovenzale. Poi con le scuole medie a
Torino, la frequentazione della valle nei fine settimana e durante le
vacanze … il mio interesse per la lingua si è inconsapevolmente
affievolito, lasciando il posto all’italiano e a due lingue
europee. Poi un giorno, ero già grande, verso la fine
dell’università, ho avuto un’illuminazione: mio papà era al
telefono con la nonna e passando ho colto i brandelli di una
conversazione… nella mia mente si è accesa la punta di una
domanda: “Ma quando la nonna non ci sarà più, il mio papà con
chi parlerà la sua lingua materna? Voglio davvero lasciare che il
suo mondo interiore venga meno?” Così, in tutta risposta, ho
ricominciato a parlare francoprovenzale (parlare una lingua materna è
un po’ come andare in bicicletta, non si dimentica mai!), nel
frattempo ho frequentato un master sulla lingua e cultura delle
minoranze linguistiche storiche del Piemonte, per specializzarmi. Da
allora… non riesco più a smettere!
Quali sono i più importanti
progetti che hai sviluppato in questo ambito?
Ho avuto la fortuna di collaborare a
diversi progetti Regionali e Provinciali, nonché con la Comunità
Montana Valli di Lanzo e l’Istituto Comprensivo di Ceres.
Sicuramente i progetti dei quali sono più orgogliosa sono da un lato
l’aver partecipato a “Lou Tsamìn Francoprouvénsal”,
dall’altro la collaborazione con la scuola e la cartellonistica
stradale in doppia lingua (realizzata con Chambra d’Oc), visto che
era un progetto che avevo creato da parecchio tempo e si è potuto
realizzare con la collaborazione di Chambra.
Quali sono i progetti che stai
sviluppando attualmente e quelli futuri?
Lavorando con Chambra d’Oc non ci si
annoia di certo! In questo momento stiamo lavorando alla creazione di
uno spazio linguistico francoprovenzale: sul sito di Chambra d’Oc,
nella sezione dedicata alla rete degli enti, è possibile trovare
numerose testimonianze linguistiche, attraverso la raccolta di testi
scritti in lingua sia attraverso filmati volti a testimoniare, aldilà
degli specifici contenuti, l’utilizzo della lingua, il suo uso
quotidiano, le scelte linguistiche dei locutori. Sono presenti
inoltre i frutti delle attività svolte, negli anni, dagli Sportelli
Linguistici.
Come sono cambiati i rapporti con le
istituzioni alla luce dei tagli adottati dai governi alla cultura?
Più che altro come è cambiato il
nostro lavoro e come cambierà il lavoro in seguito ai tagli….
Purtroppo a oggi non è possibile fare progetti articolati: ogni
attività si riduce ad un exploit che però non prevede una
continuità sul territorio nel tempo, rimanendo così occasionale e
circoscritto. E per il futuro le tinte sono fosche, spero tanto che
si potranno realizzare ancora progetti … altrimenti rischierà di
andare sprecato non solo il lavoro di anni, ma anche anni di
finanziamenti.
Accompagno gruppi in Val Maira dal
2005 e ho visto una notevole crescita dell’interesse dei
camminatori verso questi luoghi e sulla cultura e lingua occitana, tu
pensi che il modello turistico ambientale della Val Maira se esiste
un modello, sia replicabile anche in altre realtà alpine come ad
esempio le valli di lingua Franco Provenzale?
Da anni sostengo che sia necessario
creare un circolo virtuoso tra particolarità linguistiche, bellezze
artistiche, meraviglie naturalistiche e paesaggistiche e prelibatezze
gastronomiche … nemo profeta in patria..
Grazie.
Durante la festa del camminare
http://www.festadelcamminare.it/
nella giornata di domenica Maurizio presenterà con l'ausilio di
alcuni video realizzati da Chambra d'òc i suoi viaggi in Piemonte.
mercoledì 1 febbraio 2012
dall'11 al 19 agosto 2012 Il classico Sentiero Occitano
A spass per lou viol, nelle Alpi Cozie, in un ambiente naturale alpino fra i
più
belli e meglio preservati del Piemonte.
di
Maurizio
Barbagallo
La
Valle Maira si sviluppa da Dronero verso la Francia. Rimasta isolata
dai
grandi
flussi turistici, ha mantenuto viva e conserva ancora un’atmosfera
rurale
fuori dal tempo, grazie anche alla lingua d’oc, parlata in una
vasta
regione
dalla Catalogna spagnola al sud della Francia a qui. Ci aspettano
accoglienti
locande occitane, cuochi che conoscono i segreti della cucina
tradizionale,
la storia dei vecchi mestieri (degli acciugai per esempio), la storia
e l’arte della valle, con alcuni gioielli come la chiesa di Elva
con gli affreschi cinquecenteschi di Hans Clemer. Ci aspettano
antichi borghi di pietra, chiese e santuari. E la bellezza naturale
dell’altopiano della Gardetta con marmotte e stelle alpine.Non vedo
l’ora di tornare nella splendida Valle Maira che frequento sin da
ragazzo.
Sa
11 Macra 820m
Ritrovo. Cena e notte in Locanda.
Do 12 Macra - S.Martino 1378m 6h [+800, -400]
Do 12 Macra - S.Martino 1378m 6h [+800, -400]
Per
mulattiere e comodi sentieri incontriamo l’antico
Lazzaretto
di Caudano e la chiesa di San Peyre. Cena e
notte
al Posto Tappa nel centro culturale di San Martino
Inferiore,
dalla Maria Sneider, oasi di stile e buongusto.
Lu 13 S.Martino - Elva 1637m 3h [+500, -250]
Raggiungiamo
Elva per comodo sentiero tra i larici e con
scorci
panoramici sull’Orrido in tempo per una tranquilla
visita
del borgo occitano (belli la Parrocchiale e il Museo
dei
Pels). Cena dal burbero e geniale cuoco Edo che tiene
corsi
di cucina occitana in tutta Italia. Notte al Posto Tappa
presso
la Locanda occitana del paese.
Ma 14 Elva - Ussolo 1355m 6h [+700, -600]
Traversata
attraverso le molte borgate di cui è formata
Elva.
Poi, oltre i crinali (da cui il panorama si allarga fino al
Monviso),
si scende a Ussolo, paese della casa del
protagonista
del film Il Vento fa il suo giro. Cena e notte al
Posto
Tappa La Carlina.
Me 15 Ussolo – Chiappera 1619m 7h [+800 – 600]
Me 15 Ussolo – Chiappera 1619m 7h [+800 – 600]
Saliamo
sul colle che apre la porta all’Alta Valle fino a
sfiorare
i 2000m con panorami sui 3000 circostanti come
lo
Chambeyron. Poi lunga traversata fino al posto tappa che ci accoglie
per la cena e la notte.
Gi 16 Chiappera - Chialvetta 1500m 7h [+700, -900]
Tranquilla
salita tra abeti bianchi e larici nella mattina.
Dopo
pranzo si scende a Pratorotondo e Chialvetta
accompagnati
dal fischio delle marmotte e dalle acque del
torrente
(dove facciamo il bagno). Cena e notte in una
storica
Locanda occitana gestita da un altro cuoco
d’eccezione,
Rolando. Facoltativa passeggiata notturna
per
raggiungere eventualmente un concerto di musica
occitana.
Ve 17 Chialvetta - Colle del Preit 2083m 5h [+800, -200]
Prima
il paesaggio meraviglioso dell’altipiano della
Gardetta
con marmotte e stelle alpine poi cena con
prodotti
locali e notte in un vero agriturismo (qui viene
prodotto
uno dei migliori burri del Piemonte).
Sa 18 Giro della Meja 7h [+950, -950]
Tappa
di alta montagna ma per comode stradine e
sentieri.
Si ammira la rocca della Meja in tutta la sua
bellezza.
La sera rientriamo al nostro agriturismo. Tappa con zaino leggero.
Do 19 Colle del Preit - Macra dopo colazione raggiungiamo
Macra
con lo sherpa-bus (pulmino-taxi della Val Maira)
intorno
alle ore 8.30. Proseguendo verso Cuneo vale la
pena
fermarsi a Dronero per gustare gli squisiti dolci
droneresi.
Inizio:
sa 11 alle 19.15 a Macra. Dalla stazione ferroviaria
di
Cuneo (linea Savona-Torino) si prende (ore 18) il bus
della
linea Benese (0171-692929) per Macra. Arrivare a
Cuneo
con un certo anticipo perché il bus non aspetta. In
auto:
lasciare l'auto a Macra: uscita Mondovì
dell'autostrada
Torino-Savona, seguire Cuneo e poi
Dronero;
da Dronero s’imbocca la Valle Maira fino a
Macra
(da Cuneo 37 km).
Fine: do 19 agosto a Macra alle 8,30. Da qui è possibile
proseguire
in bus per Dronero e Cuneo (arrivo ore 10).
Cammino: si cammina su strade forestali mulattiere e
sentieri
di montagna per lo più ampi con qualche breve
tratto
di salita ripida, senza difficoltà tecniche.
Notti: agriturismo, locande, posti tappa sempre in camere
multiple
da 4 a 15. Pasti: pranzo quasi sempre al sacco (a
volte
possibile fare la spesa negli alimentari a volte
possiamo
farci preparare picnic nelle strutture), cene e
colazioni
nelle strutture ricettive. Sapori tipici: antipasti
alla
piemontese, burro e formaggio di alpeggio, acciughe,
raviolos,
tagliatelle di grano saraceno, agnello sambucano;
vini
Dolcetto e Barbera, Barolo.
Cosa portare: scarponcini da trekking e abbigliamento da
escursionismo,
borraccia, zaino, sacco lenzuolo. La lista
completa
viene fornita all'iscrizione.
Difficoltà: 2+ su 4. Si tratta di un viaggio itinerante con zaino sulle spalle. Utile prepararsi con un po’ di allenamento ai dislivelli indicati.
Quota: € 210 da versare all'associazione. Iscrizione annuale
a
TraTerraeCielo € 26 (comprende assicurazione). Spese
previste:
€ 395 Da portare con sé per mangiare, dormire e
sherpa
bus. Sono calcolate accuratamente, tuttavia
suscettibili
di piccole variazioni in più o meno legate a
variazione
prezzi ed al comportamento del gruppo.
Note:
il
percorso e gli alloggi possono subire modifiche, in
base
alle condizioni atmosferiche o alle necessità del
momento.
Versamenti
possono
essere effettuati sui conti intestati a Tra Terra e Cielo, Via di
Chiatri 865/c, C.P. 1 55054 Bozzano (LU).
• c/c
postale n°12893558 (IBAN IT03 A076 0113 7000 0001 2893 558, solo per
bonifico)
• c/c
bancario n°100256 Banca della Versilia e della Lunigiana, Ag di
Viareggio (IBAN IT61 K087 2624 8000 0000 0100 256)
LE
VIE DEI CANTI Tel. 0583 356177 /82 ore 9-13 e 14-18, 331-9165832
- info@viedeicanti.it
venerdì 13 gennaio 2012
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